24Marzo /21
COLLABORAZIONI

RADICI

Josef Koudelka in mostra all'Ara Pacis a Roma

Viaggio immaginario nel nostro passato per capire il presente ed immaginare il futuro

Torna, dopo qualche mese dall'ultima puntata, il nostro progetto Seguimi. Stavolta a raccontarci una splendida mostra fotografica a Roma è Valentina Gasbarri, letteralmente rapita da un corpus di immagini incredibili del celebre fotografo ceco Josef Koudelka.

Seguiamola quindi in questo tour virtuale della monografica a lui dedicata nella splendida cornice dell'Ara Pacis, a Roma.


Dalla Siria alla Francia, dalla Turchia alla Grecia, passando per l’Italia, la Spagna, la Giordania e il Marocco. "Josef Koudelka - Radici: Evidenza della storia, enigma della bellezza” ( http://www.arapacis.it/it/mostra-evento/josef-koudelka-radici) allestita da Contrasto nella suggestiva cornice del Museo dell’Ara Pacis di Roma, dal 01 febbraio al 16 maggio 2021, cerca di catturare la bellezza senza tempo dell’intera geografia di oltre 200 siti archeologici del Mediterraneo, in una raccolta di opere realizzata in quasi 30 anni in piu’ di 19 Paesi europei.

Nel periodo storico in cui viviamo da mesi, Koudelka ci racconta l’allegoria dell’uomo contemporaneo e della sua interazione con il passato, maestoso e imponente, dandogli forma nell’obiettivo panoramico della sua macchina fotografia. Egli dona la vita, con assoluta maestria, ad un dialogo stretto tra il presente e passato, che nel corso della visita riesce a coinvolgere e catturare lo spettatore.

La ricerca della luce perfetta che risulta abbagliata dalle vestigia del passato.


Continua dopo la photogallery.

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Un progetto fotografico che pone al centro la sua visione personale sul modo in cui le rovine non sono “paralizzate” in una visione nostalgica e romantica, ma, al contrario, sono indagate dallo sguardo dell’uomo, che mai compare o appare nelle sue fotografie.

Quasi 30 anni di avventura per realizzare la foto perfetta. 170 stampe e una mostra con 40 gigantografie di 2,6 metri di lunghezza e oltre 70 di 1,20 metri.

L’attrazione per “ciò che sta morendo”, la riflessione più ampia ed articolata sul grande Mediterraneo e gli effetti dell’uomo sul paesaggio e la Natura circostante sono elementi peculiari della narrativa di Koudelka in questo percorso.

Da sempre appassionato di archeologia, egli scrive con la luce per disegnare la sontuosità di albe e di tramonti esotici, lontani ma vicini, alternati alle geometrie rigide e alla precisione di colonne, sculture, bassorilievi, pavimenti lastricati, statue.

La scelta dell’inquadratura ed il formato panoramico, su stampe e su blocchi posti sul pavimento dell’intero percorso espositivo, creano una grammatica fotografica surreale, che catapulta lo spettatore incondizionatamente nello spirito del tempo che fu.

Permette di fantasticare sull’attesa dello scatto e sulle condizioni di luce che sono state richieste e ricercate in ogni sito archeologico visitato. E’ come fare il giro del Mediterraneo, all’interno di un museo!

Le visioni frammentate e frammentarie di Koudelka, con il classico bianco e nero di scuola koudelkiana, donano un tocco leggero e intimo alla grandiosità delle rovine.

Koudelka chiede di andare oltre lo sguardo per far resistere la bellezza della distruzione ( alcuni dei siti fotografati, per esempio quelli situati in Siria, sono stati distrutti dalle guerre degli ultimi anni) oltre il tempo dello scatto.

L’enigma della bellezza e la sua attesa infinita viene risolta da Koudelka servendosi delle parole di Marguerite Yorcenar nelle “Memorie di Adriano”:

“Ogni uomo, nel corso della sua breve esistenza, deve scegliere eternamente tra la speranza insonne e la saggia rinuncia a ogni speranza, tra i piaceri dell’anarchia e quelli dell’ordine, tra il Titano e l’Olimpico. Scegliere tra essi, o riuscire a comporre, tra essi, l’armonia.”

Ringraziamo Valentina per averci condotto tra i corridoi dell'Ara Pacis, da uno scatto all'altro di Koudelka, grazie ai quali riusciamo con facilità a riflettere sul senso del tempo e delle nostre orme su questo pianeta.

© Valentina Gasbarri | CFFC Community - Tutti i diritti sono riservati